L' ACQUEDOTTO CAROLINO

I 38km dell' Acquedotto Carolino furono costruiti per alimentare la Reggia, la città di Caserta e di Napoli, Carditello e tutte le fattorie del territorio
La storia
L'acquedotto, denominato Carolino in onore del re Carlo di Borbone, è una spettacolare opera di ingegneria idraulica lunga 38km e realizzata da Luigi Vanvitelli, ed è certamente una delle più importanti opere pubbliche mai realizzate dai Borbone. L'acquedotto fu creato per rifornire d'acqua il Palazzo e le fontane, la grande e nuova città di Caserta che sarebbe sorta intorno al palazzo, per migliorare l'approvvigionamento idrico di Napoli, per rifornire la Reggia e la tenuta agricola di Carditello (il posto dove nacque sia la pizza che gli spaghetti), tutti i mulini e le attività agricole vicine ad esso. Cio dimostra quanto i Borbone fossero una dinastia moderna che, al contrario di altre dinastie europee, non spese somme ingenti per costruire un acquedotto che avesse l'unico scopo di alimentare le fontane del parco reale, ma ne vollero uno che fosse utile anche al popolo.
La struttura
A partire dal 1752, la tenuta di Airola (BN), ai piedi del monte Taburno, a 254 metri sul livello del mare, furono individuate numerose fonti, tutte appartenenti al Principe della Riccia, il quale le donò al re. Dopo l'approvazione del re, la costruzione iniziò dividendo il lavoro in tre sezioni:
- da Fizzo al monte di Ciesco;
- da quest'ultimo al monte Garzano;
- dal Garzano al palazzo reale.
Il condotto, 1,2mX1,3m (LxH), e lungo 38 km, è quasi interamente sepolto eccetto per il ponte, che è costituito da 67 pilastri ed archi che servivano sia per stabilizzare la costruzione, che come passaggi da usare per la manutenzione. I lavori iniziarono nel 1753, e furono completati nel 1770 con una spesa complessiva di 622.424 ducati, oltre 10.040.000€ di oggi. Bisogna però sottolineare il fatto che oggi i costri di costruzioni sono molto superiori, quindi la spesa reale odierna sarebbe molto superiore.

I 38km dell'Acquedotto Carolino